Dall'ego al cuore I
 

Jeshua canalizzato da Pamela Kribbe

Quattro fasi nella trasformazione della coscienza

Nei discorsi precedenti abbiamo descritto le origini storiche del viaggio degli operatori di luce dalla coscienza basata sull'ego a quella basata sul cuore. Questa parte sarà interamente dedicata agli aspetti psicologici di questa trasformazione. Abbiamo diviso il processo in quattro passi o fasi, che riassumiamo di nuovo per chiarezza:

1.

Essere insoddisfatti di ciò che la coscienza basata sull'ego ha da offrirvi, desiderando "qualcosa d'altro": l'inizio della fine.

2.

Diventare consapevoli dei vostri legami con la coscienza basata sull'ego, riconoscendo e rilasciando le emozioni e i pensieri collegati ad essa: parte centrale della fine.

3.

Lasciare che le vecchie energie basate sull'ego muoiano dentro di voi, gettando via il bozzolo, diventando il vostro nuovo sé: la fine della fine.

4.

Il risveglio dentro di voi della coscienza basata sul cuore, motivata dall'amore e dalla libertà; aiutare gli altri a fare la transizione.

 

Fase uno: l'ego non soddisfa più

La transizione dalla coscienza basata sull'ego alla coscienza basata sul cuore inizia con l'esperienza di un vuoto interiore. Cose che di solito attiravano tutta la vostra attenzione o situazioni in cui rimanevate totalmente coinvolti, vi lasciano ora vuoti o senza ispirazione. In qualche modo le cose sembrano aver perso il loro usuale significato e scopo.

Prima di sperimentare questo vuoto, la coscienza è in preda alla paura e alla conseguente necessità di riaffermarsi in continuazione. È costantemente alla ricerca di una convalida esteriore, perché è riluttante ad affrontare la sottostante paura del rifiuto e della solitudine. Questa paura profonda e il bisogno di conferme dall'esterno possono rimanere a lungo nascosti come il vero motivo di molte delle vostre azioni. È possibile che la vostra intera vita sia costruita su essi, senza che voi ne siate consciamente consapevoli. Forse siete consapevoli di una vaga irrequietezza o tensione interiore. Ma spesso è necessario che si presenti un evento importante, come la rottura di una relazione, la morte di una persona cara o la perdita del lavoro, per invitarvi ad esaminare sul serio l'origine di questa tensione o irrequietezza.

Quando l'ego è al centro del vostro essere, la vostra coscienza e la vostra vita emotiva sono in uno stato di paralisi. Vi fate piccoli per la paura e da quella posizione siete costantemente sulla difensiva. Quando siete nella fase egoica, voi sperimentate sempre carenza, un bisogno di qualcosa di più. La base dei vostri pensieri, sentimenti e azioni è un buco nero, un vuoto che non può essere mai riempito completamente. È un buco di paura, un posto coperto da ombre, perché ne distogliete la vostra coscienza. Nell'oscurità c'è un vuoto di cui siete vagamente consapevoli, ma voi non volete andarci.

In questa fase, la vostra relazione con Dio o Tutto-Ciò-Che-È è segnata da sentimenti di separazione. Nel vostro intimo, vi sentite soli e abbandonati. Vi sentite come un frammento rotto, insignificante, senza scopo alcuno. E mentre coprite la vostra paura di questo, lo sperimentate solo indirettamente, come un'ombra.

Gli uomini sono terrorizzati dall'affrontare il vuoto interiore con piena consapevolezza. Hanno paura di affrontare la loro oscurità interiore a testa alta ed esplorarla. Tuttavia, se non la affrontate, essa è comunque presente e dovrete elaborare delle "strategie di sopravvivenza" per rendere sopportabile la vita. La strategia dell'ego è sempre quella di affrontare il problema in superficie anziché entrarci dentro. L'ego cerca di risolvere il problema rivolgendo la vostra coscienza verso l'esterno. Cerca di alleviare il vostro dolore interiore alimentandovi con energie esterne. Le energie che ama in particolare sono riconoscimento, ammirazione, potere, attenzione, ecc. In questo modo, l'ego crea, apparentemente, una risposta al profondo desiderio di unità, sicurezza e amore dell'anima.

Questo desiderio in sé è totalmente valido e genuino. È Dio che vi chiama. È la vostra stessa natura che vi chiama. Voi siete Dio! Dio è l'energia d'unità, sicurezza e amore. Tutti hanno un ardente desiderio dell'amore e dell'abbraccio dell'Energia che chiamate Dio. In sostanza, questo desiderio è il desiderio di essere completamente consapevoli di, e pertanto uno con, il vostro Sé divino. La vostra stessa divinità è il vostro ingresso nell'amore incondizionato. Potete trovarla solo passando attraverso la paura e l'oscurità che la circondano, e lo fate rivolgendovi all'interno, anziché all'esterno. Lo fate usando la vostra coscienza come una luce che caccia via le ombre. La coscienza è luce. Perciò, essa non ha bisogno di combattere l'oscurità; la sua semplice presenza la dissolve. Rivolgendo la coscienza all'interno, vi accadranno davvero dei miracoli.

L'ego, tuttavia, procede esattamente nel modo opposto. Prende atto del bisogno di amore e sicurezza, ma mira a soddisfare questo bisogno senza affrontare l'oscurità e la paura interiori. Per fare questo, usa un certo "trucco": trasforma il bisogno d'amore nel bisogno di approvazione e riconoscimento da parte degli altri. Trasforma il bisogno d'unità e armonia nel bisogno di eccellere ed essere migliori di altri. Quando pensate che essere amati significhi essere ammirati per i vostri conseguimenti, non dovete più entrare dentro di voi per trovare l'amore; dovete solo lavorare più duramente! In questo modo, l'ego si sforza di tenere il coperchio sopra la pentola della paura.

La vostra originale nostalgia dell'amore e della beata unità è ora stata alterata e trasformata in un desiderio di apprezzamento. Siete alla ricerca costante di conferme dall'esterno, che vi danno un po' di rassicurazione temporanea. La vostra coscienza è essenzialmente focalizzata sul mondo esterno. Vi affidate ai giudizi delle altre persone e siete molto suscettibili riguardo a quello che la gente pensa di voi. È molto importante per voi, poiché la vostra autostima dipende da questo. Infatti, il vostro senso di autostima sprofonda sempre di più, giacché state cedendo il vostro potere a forze esterne che vi giudicano per le vostre prestazioni esteriori, non per il vostro vero essere.

Nel frattempo il profondo senso di abbandono e solitudine non viene alleviato. In effetti peggiora, dato che vi rifiutate di guardarlo in faccia. Ciò che non volete affrontare, diventa il vostro "lato oscuro". Paura, rabbia e negatività possono vagare lì influenzandovi, intensificati dal vostro rifiuto di entrare dentro. L'ego può essere molto ostinato, quando si tratta di reprimere certi dubbi, sospetti e sentimenti; non mollerà il controllo tanto facilmente.

Quello che percepite come "male" nel vostro mondo è sempre il risultato dell'attaccamento al potere personale. È il rifiuto di rinunciare al controllo e accettare la paura e l'oscurità interiori.

Il primo passo verso l'illuminazione è arrendersi a "ciò che è". Illuminazione significa che permettete a tutti gli aspetti del vostro essere di entrare nella luce della vostra coscienza. Illuminazione non significa che siete pienamente consci di tutto dentro di voi, ma che siete disposti ad affrontare ogni aspetto consapevolmente.

Illuminazione equivale all'amore. L'amore significa che accettate voi stessi così come siete.

L'oscurità interiore, quel senso di abbandono nel profondo della vostra anima che voi tanto temete, è temporanea. Questa fase egoica è soltanto un passo nello sviluppo ampio e nello svelarsi della coscienza. In questa fase, viene fatto il primo salto verso una coscienza divina individualizzata.

La nascita della coscienza individuale, la nascita di voi come "un'anima separata", va di pari passo con l'esperienza di essere lasciati soli, di essere separati dalla vostra Madre/Padre. È paragonabile al trauma della nascita nel vostro mondo fisico. Nel grembo, il bambino sperimenta una sensazione oceanica di unità con la madre. Quando nasce, esso diventa un'unità a sé stante.

A causa di questo trauma - parlando ora della nascita dell'anima - l'anima porta con sé la sensazione di essere strappata via; si è dovuta separare da tutto quello che aveva preso per scontato.

L'anima neonata desidera ardentemente ritornare allo stato semi-cosciente d'unità da cui proviene e che considera la sua Casa. Dato che questo è impossibile, l'anima sperimenta grande paura e sentimenti di desolazione e dubbio. Questo dolore interiore e lo spaesamento formeranno gradualmente il terreno fertile per la presa di potere dell'ego. L'anima deve affrontare la paura e il dolore, e l'ego promette di fornire una soluzione. L'ego mostra la prospettiva di potere e controllo alla coscienza animica. L'anima, sentendosi impotente e sperduta, si arrende e mette l'ego al comando.

L'ego è quella parte dell'anima che è orientata verso il mondo esterno, materiale. In sostanza, l'ego è lo strumento dell'anima per manifestarsi come un essere fisico nel tempo e nello spazio. L'ego dota la coscienza di un punto focale. Rende la coscienza specifica, anziché oceanica, "qui e ora" anziché "dappertutto". L'ego traduce gli impulsi interiori in una specifica forma materiale. È quella parte di voi che fa da ponte tra la vostra parte spirituale, non fisica, e la parte fisica.

Per l'anima, come un essere spirituale non fisico, è abbastanza innaturale rimanere fissa nel tempo e nello spazio. L'anima è fondamentalmente indipendente da qualunque forma materiale. Quando fate dei sogni di volare in giro, siete in contatto con questa parte indipendente e libera di voi stessi. L'ego, d'altro canto, lega e fissa. Vi permette di funzionare nella realtà fisica. Come tale, l'ego gioca un ruolo molto prezioso che non ha nulla a che fare con "il bene" o "il male". Quando opera in una situazione equilibrata, l'ego è uno strumento neutrale e indispensabile per l'anima che dimora sulla terra in un corpo fisico.

Tuttavia, quando l'ego inizia a dominare la coscienza animica, anziché funzionare come un suo strumento, l'anima perde l'equilibrio. Quando l'ego detta legge all'anima (il che è il marchio della coscienza basata sull'ego), esso non trasformerà semplicemente gli impulsi interiori in una forma materiale ma controllerà e sopprimerà selettivamente quegli impulsi. Allora l'ego vi presenta un'immagine alterata della realtà. L'ego squilibrato è sempre alla ricerca di potere e controllo e interpreterà tutti i fatti come positivi o negativi in questa luce.

È alquanto istruttivo scoprire le vostre motivazioni basate sul potere e sul controllo nelle vostre faccende quotidiane. Cercate di notare quanto spesso tentate di piegare cose o persone alla vostra volontà, anche se si tratta di una causa nobile. Quanto spesso vi irritate perché le cose non vanno come vorreste? È importante rendersi conto che sotto il bisogno di controllare c'è sempre la paura di perdere il controllo. Quindi chiedetevi: qual è il rischio nell'abbandonare il controllo, nel lasciar andare il bisogno di prevedibilità? Qual è la mia paura più profonda?

Il prezzo che state attualmente pagando per il fatto di tenere le cose "sotto controllo" è che il vostro atteggiamento verso la vita è teso e misurato.

Quando osate vivere in base all'ispirazione interiore e fare solo ciò che vi porta gioia, questo creerà un ordine naturale e vera nella vostra vita. Vi sentirete rilassati e felici senza la necessità di plasmare il flusso della vita. Questo è vivere senza paura: vivere con la piena fiducia in quello che la vita vi porterà. Riuscite a farlo?

Per un'anima giovane, l'insidia della coscienza basata sull'ego è praticamente inevitabile. L'ego offre una via d'uscita dal problema della paura e dell'abbandono; sposta la vostra attenzione da "quello che c'è all'interno" a "quello che potete ottenere dal mondo esterno”. Questa non è una vera soluzione al problema, ma sembra che porti sollievo per un po'. Esercitare potete e controllo sul vostro ambiente può darvi una soddisfazione o "eccitazione" temporanea. C'è una breve sensazione di essere amati, ammirati e rispettati. Questo lenisce il vostro dolore per un po'. Ma è di breve durata, e dovete sforzarvi di nuovo per emergere, essere ancora migliori, più simpatici o più disponibili.

Rendetevi conto, per favore, che sotto la bandiera dell'ego potete essere sia dolci sia cattivi, sia dominanti sia servili, sia dare sia prendere. Molto di quello che viene dato in maniera apparentemente disinteressata è una richiesta inconscia d'attenzione, amore e riconoscimento da parte di colui che riceve il dono. Quando vi preoccupate sempre degli altri e state sempre a dare, vi state semplicemente nascondendo a voi stessi. Quindi, per capire che cosa significhi il dominio dell'ego, non dovete necessariamente pensare a tiranni crudeli quali Hitler o Saddam Hussein. Mantenetelo semplice: osservate voi stessi nella vita quotidiana. La presenza del dominio dell'ego può essere riconosciuta nella necessità di controllare le cose. Un esempio è che volete che certe persone si comportino in un particolare modo. Per ottenere questo, voi mettete in atto certi modelli di comportamento. Siete compiacenti e dolci, per esempio, e cercate di non offendere mai i sentimenti di qualcuno. Dietro a questo comportamento c'è il bisogno di controllare. “Siccome voglio che tu mi ami, non mi metterò contro di te.” Questo modo di pensare si basa sulla paura. È la paura di essere autonomi, la paura di essere rifiutati e abbandonati. Ciò che sembra dolce e gentile è in realtà una forma di abnegazione. Questo è l'ego all'opera.

Fin quando sarà l'ego a governare la vostra anima, avrete bisogno di nutrirvi dell'energia degli altri per sentirvi bene. Sembra che dobbiate meritarvi l'accettazione degli altri, di qualche autorità esterna a voi. Ma il mondo intorno a voi non è fisso o stabile. Non potete mai fare assegnamento sulla devozione permanente di colui da cui dipendete, che si tratti del coniuge, del vostro capo o dei genitori. Ecco perché dovete "lavorare" tutto il tempo, stando sempre all'erta per "porzioni di approvazione" indirizzate a voi. Questo spiega lo stato mentale teso e nervoso in cui si trova chiunque sia bloccato nella fase egoica.

L'ego non può fornirvi vero amore e autostima. La soluzione che offre per il trauma dell'abbandono è in effetti un inferno senza fondo. La vera missione della coscienza animica giovane è diventare il genitore che ha perso.

Vi preghiamo di notare che la struttura della vita terrena, ovvero il processo di iniziare come un bambino indifeso e crescere per diventare un adulto autosufficiente, spesso vi invita a fare esattamente questo. Quante volte la chiave della felicità vera sta in questo: che diventiate il vostro stesso padre o madre e diate a voi stessi l'amore e la comprensione che vi sono mancati e mancano da parte degli altri. Ad un livello più ampio, metafisico, di cui abbiamo parlato, questo significa: arrivare a comprendere che voi siete Dio, non una delle sue pecore smarrite. Questa è la comprensione che vi porterà a casa. Questa è la comprensione che vi porterà nel cuore di chi siete, che è amore e potere divino.

La fine della fase egoica appare quando l'anima si rende conto che sta ripetendo lo stesso ciclo di azioni e pensieri in continuazione. L'ego perde il suo dominio quando l'anima si stanca di lottare per tutto il tempo per un tesoro sempre inafferrabile. Allora l'anima incomincia a sospettare che le promesse del gioco a cui partecipa siano false e che in realtà non ci sia nulla da vincere per essa. Quando si stanca di sforzarsi di essere competente tutto il tempo, l'anima abbandona il controllo in parte.

Con una dispersione minore d'energia per controllare i pensieri e il comportamento, si apre uno spazio energetico che permette esperienze nuove e diverse. All'inizio, quando entrate in questa fase, potreste sentirvi semplicemente molto stanchi e vuoti dentro. Cose che prima consideravate importanti possono sembrare completamente insignificanti ora. Possono affiorare, inoltre, delle paure che non hanno alcuna causa chiara o immediata. Può trattarsi di paure vaghe della morte o di perdere i vostri cari. Può emergere anche la rabbia riguardo alle situazioni nel vostro lavoro o nel vostro matrimonio. Tutto quello che sembrava lampante, viene adesso messo in dubbio. Ciò che la coscienza basata sull'ego si era proposto di evitare, alla fine accade.

Gradualmente il coperchio viene sollevato dalla pentola e ogni genere di emozioni e paure incontrollabili saltano fuori ed entrano nella vostra coscienza, seminando dubbio e confusione nella vostra vita. Fino a quel momento, voi stavate funzionando in gran parte in automatico. Molti modelli di pensiero e sentimento dentro di voi accadevano automaticamente; li lasciavate passare senza dubitarne. Questo dava unità e stabilità alla vostra coscienza. Tuttavia, quando la vostra coscienza cresce e si espande, la vostra personalità si divide in due. Una parte di voi vuole aggrapparsi ai vecchi modi; l'altra parte di voi mette in dubbio questi modi e vi mette a confronto con sentimenti scomodi come rabbia, paura e dubbio.

L'espansione di coscienza che ha luogo alla fine della fase egoica viene perciò spesso sperimentata come un guastafeste, un intruso indesiderato che rovina il gioco. Questa nuova consapevolezza dissesta tutto quello che sembrava ovvio prima e risveglia delle emozioni dentro di voi, che non sapete affrontare. Quando cominciate a dubitare dei modi di pensare e agire basati sull'ego, un lato totalmente nuovo di voi entra nella vostra coscienza. È una parte di voi che ama la verità invece del potere.

Vivere secondo i dettami dell'ego è molto limitativo. State servendo un piccolo dittatore pauroso, che mira al potere e controllo, non solo sul vostro ambiente ma specialmente su di voi. Il vostro flusso spontaneo di sentimenti e intuizioni è limitato da questo dittatore. All'ego non piace molto la spontaneità. Vi impedisce di esprimere liberamente i vostri sentimenti, poiché i sentimenti e le emozioni sono incontrollabili e imprevedibili, il che è pericoloso per l'ego. L'ego lavora con le maschere.

Se il vostro ego vi detta: "Sii dolce e premuroso per guadagnarti la simpatia della gente", voi soffocherete sistematicamente i sentimenti di dispiacere e rabbia dentro di voi. Se iniziate a dubitare della validità di questo dettame, queste emozioni soffocate verranno immediatamente a galla. I sentimenti non si eliminano soffocandoli. Continuano a vivere e quanto più a lungo li soffocate tanto più aumentano d'intensità.

Una volta che l'anima sperimenta il vuoto e il dubbio, così caratteristici alla fine della fase egoica, è possibile contattare e affrontare tutti i sentimenti e le emozioni che in precedenza erano nascosti nel buio. Questi sentimenti ed emozioni repressi sono il cancello d'ingresso che porta al vostro Sé superiore. Esplorando ciò che sentite realmente, invece di quello che si suppone che sentiate, ristabilite la spontaneità e l'integrità, quella parte di voi che è anche chiamata il vostro "bambino interiore". Mettervi in contatto con i vostri veri sentimenti ed emozioni vi mette sulla strada verso la liberazione. La transizione alla coscienza basata sul cuore ha avuto inizio.


© Pamela Kribbe
http://www.jeshua.net/

 

Traduzione di Paula Launonen



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